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Francia:
bloccate i cellulari |
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Parigi
- Li chiamano phone jammers e sono strumenti sempre più sofisticati
che, usciti dall'ambito sperimentale, consentono in una certa area,
come all'interno di una chiesa, di bloccare il segnale di telefonia
mobile ed impedire ad un cellulare di funzionare correttamente:
non può né ricevere né inviare. Parigi ora ha deciso di permettere
la loro installazione.
Infatti, il ministro dell'Industria transalpino Patrick Devedjian
ha approvato una misura che d'ora in poi consentirà ad una serie
di locali aperti al pubblico, come cinema e teatri, di bloccare
scientemente le funzionalità dei telefonini dei propri frequentatori.
Condizione essenziale per poter attivare i jammer in un locale,
ha però specificato il ministero francese, è che le chiamate di
emergenza dai telefonini siano sempre possibili, una condizione
non insormontabile per i nuovi dispositivi. Inoltre la taratura
dei sistemi dovrà essere realizzata con accuratezza in modo da non
intralciare in alcun modo l'uso del telefonino al di fuori delle
sale "bloccate".
La misura, a cui probabilmente andranno gli applausi di moltissimi
frequentatori di cinema e teatri, è stata da lungo tempo richiesta
dagli esercenti del settore, come ha confermato Jean Labbe, presidente
dell'associazione delle aziende del cinema. Secondo Labbe "l'autorizzazione
per i jammer è come la ciliegina sulla torta" dei servizi che i
cinema mettono a disposizione dei propri utenti per metterli a loro
agio.
12 Ottobre 2004 |
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Viasat:
I Jammers anti-GSM sono fantasie |
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Roma
- Si parla sempre più spesso dei jammers, apparecchi che sarebbero
in grado di impedire il funzionamento dei telefoni cellulari GSM
in determinati ambienti. Device che sono all'esame di autorità pubbliche
in diversi paesi, come Canada e Australia, ma che secondo gli esperti
non sono, in effetti, funzionali.
Viasat,
nota piattaforma di servizi satellitari, in queste ore sta avvertendo
i propri clienti che questi apparecchi, oltre a violare le leggi
sulle telecomunicazioni, non sono di fatto efficaci.
Stando a quanto scritto da Viasat in una lettera, che si riferisce
ad alcuni articoli apparsi sulla stampa cartacea italiana in questi
giorni, molti dei propri clienti "si sono chiesti con preoccupazione
quale protezione può avere un'auto con un sistema di sicurezza satellitare
di fronte ad un apparecchio (jammer) che inibisce il funzionamento
del Gsm, ossia lo strumento telematico che trasferisce i dati della
localizzazione e dell'allarme alla centrale operativa".
Gli esperti dell'azienda affermano di aver già testato i sistemi
di jamming e a loro parere la possibilità del loro utilizzo "è una
bufala", in quanto "i sistemi di disturbo delle radiocomunicazioni
esistono da molto tempo ma hanno una serie di inconvenienti che
ne precludono l'uso pratico".
ISecondo i tecnici "alcuni jammer possono avere qualche efficacia,
ma sono di caratura "professionale" e per utilizzi specifici ed
autorizzati dagli enti preposti; sono di grande ingombro; di elevato
costo e non sono ottenibili, via Internet".
Viasat ha anche tenuto a spiegare come andò in uno dei casi più
clamorosi che la stampa ha riservato ai jammers, quando si parlò
del loro utilizzo presso la Camera dei Deputati. In realtà, in quel
caso, dice Viasat, "non se ne fece nulla" proprio per i problemi
tecnici legati all'implementazione di queste apparecchiature e ai
loro limiti strutturali.
12 Aprile 2001 |
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Il
mercato nero dei blocca-cellulari |
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Washington
(USA) - Rischia di scoppiare un certo scandalicchio nella
capitale americana dopo un rapporto della MSNBC secondo cui il governo
americano, pur vietando gli apparecchi che bloccano le frequenze
usate dai cellulari, di fatto acquista e utilizza questi device.
Ma il mercato nero dei "jammers" sarebbe decisamente ampio, nonostante
il divieto diffuso quasi dappertutto nel mondo occidentale all'utilizzo
di questi sistemi.
Secondo la testata statunitense, tra i maggiori produttori e distributori
nel mondo di questi apparecchi c'è l'israeliana NetLine Communications
che avrebbe nel mondo alcune migliaia di clienti per il suo C-Guard.
Tra questi anche il governo statunitense, sebbene NetLine si rifiuti
di entrare nel dettaglio o di fornire liste di clienti.
C-Guard è un sistema che invia un segnale a bassa potenza sui sistemi
di controllo dei canali dei cellulari, di fatto impedendo la connessione
del telefonino alla rete. Dunque nelle aree in cui C-Guard è attivo
non sono utilizzabili i telefonini. Oltretutto, C-Guard funziona
pressoché con qualsiasi sistema di telefonia mobile, compreso CDMA,
TDMA e GSM, e dunque può bloccare qualsiasi telefonino.
Caratteristiche che pongono il dispositivo, che pure non è l'unico
nel suo genere disponibile anche via Internet, in una posizione
di conflitto con le leggi vigenti in molti paesi. Tanto che un membro
della Commissione federale americana sulle comunicazioni, che ha
voluto restare anonimo, ha affermato di non essere a conoscenza
dell'utilizzo dei jammers da parte di alcuna istituzione statunitense.
C-Guard, come gli altri sistemi di cui si può trovare facilmente
traccia costa relativamente poco: mille dollari per la versione
"piccoli spazi" e cinquemila per quella "ampi spazi".
C'è anche una versione di jammer per automobile: un piccolo apparecchio
che si attiva agganciandolo all'accendisigari.
Il nome è tutto un programma: "Paralizzatore di telefoni cellulari".
Attrattiva irresistibile per coloro, e non sono pochi, che si irritano
per gli squilli in luoghi e tempi inopportuni.
Per NetLine la possibilità di operare è data dal fatto che, in certe
condizioni, in Israele i jammers possono essere utilizzati e si
ritiene, sebbene la legge sia piuttosto vaga, che sia lecito schermare
le proprie abitazioni o uffici così come è lecito installare porte
blindate antifurto.
I l jamming dei telefonini sta acquisendo una certa "visibilità"
sul piano internazionale. Di recente le autorità di Hong Kong hanno
dichiarato che a breve verranno decise le modalità per impedire
l'uso del cellulare in una quantità di posti pubblici, a cominciare
proprio dai cinema. Ma saranno comprese anche biblioteche e camere
operatorie.
23 Marzo 2001 |
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