In
Russia lo zarismo istituì nel già nei primi decenni del
XIX secolo un apparato repressivo diretto all'interno ed all'esterno
del paese, la Terza Sezione della Cancelleria Imperiale, o "Terzo
Reparto", dopo che lo zar Nicola I (1796 - 1855) fu impressionato
dalla Rivolta dei Decabristi, tragicamente fallita nel 1825. Ma
il culmine del potere repressivo nel paese si ebbe con l'istituzione
della famigerata Ochrana, 1881, una centrale che s'occupava di repressione
del dissenso (polizia politica), di spionaggio militare e di controspionaggio,
riuscendo anche a decifrare tutti i codici in uso agli Imperi Centrali,
garantendo, così, un ottimo servizio alla causa della Triplice Intesa
durante la Prima guerra mondiale.
L'Ochrana, che venne sciolta nel 1917 col trionfo del Bolscevismo
durante la Rivoluzione d'Ottobre, fu anche un centro di disinformazione,
cui tanto dovette l'antisemitismo europeo del XX Secolo.
Sembra oramai accertato, da parte degli storici che il falso dossier
sulla fantomatica congiura ordita dal sionismo internazionale, i
"Protocolli dei Savi di Sion" fossero stati redatti proprio a cura
dell'Ochrana, responsabile diretta anche dei tremendi e ripetuti
pogrom che afflissero la comunità ebraica russa tra il 1890 ed il
1910.
L'Ochrana, diretta emanazione del Ministero degli Interni, sorse
sulle ceneri del preesistente Ufficio per la Sicurezza dell'Ordine
e della Pace Pubblici, che fallì nel prevenire gli attentati dell'Anarchia
Internazionale, e funse da modello per tutti i servizi segreti Russi
fino ai giorni nostri. Infatti, appena preso il potere a San Pietroburgo
(ribattezzata nel 1924 col nome di Leningrado), i bolscevchi incaricarono
un polacco, Feliks Edmundovic Dzeržinskij (1877 – 1926), di creare
una polizia politica che nelle intenzioni avrebbe dovuto esser solo
provvisoria ed esistere fino alla vittoria finale nella guerra civile.
Venne così istituita la Ceka, nel 1917. La statua di Dzeržinskij
troneggiava davanti al palazzo della Lubjanka, la sede moscovita
dei Servizi Segreti ("Il palazzo dal cui marciapiede ognuno velocemente
trasmigra su quello opposto", come afferma un detto russo), fino
al 1991, quando venne abbattuta a furor di popolo a sèguito del
fallito golpe operato dal KPSS (il Partito Comunista Sovietico)
contro le riforme del segretario Mikhail Gorbaciov, evento che terminerà
con la caduta del comunismo in Russia.
I servizi segreti sovietici furono riorganizzati varie volte nel
corso della settantennale esistenza dell'U.R.S.S..
Nel 1922 la GPU prese il posto della Ceka, ed ad esso seguì, nel
1934, la terribile NKVD, il principale strumento del terrore staliniano.
Le purghe staliniane, tra il 1930 ed il 1953 (alla morte di Stalin)
condussero alla morte almeno 20 milioni di persone ed altrettante
furono deportate ed imprigionate nei GULAG.
Alla N.K.V.D. sono attribuite tutte le epurazioni all'interno del
Partito Comunista Sovietico, dalla tuttora irrisolta uccisione del
capo del partito di Lenigrado, Sergej Kirov (1886 - 1934) alle morti
di Nikolaj Bucharin (1888 - 1938), di Lev Trotskij (1879 - 1940),
di Lev Kamenev (1883 - 1936) , di Grigorij Zinov'ev (1883 - 1936),
del primo grande ambasciatore sovietico, Georgij Vasil'evic Cicerin
(1872 - 1936), del generale responsabile nel 1921 della repressione
della rivolta di Kronstadt, Michail Nikolaevic Tuchacevskij (1893
- 1937), solo per citare i più noti, i quali (ad eccezione di Trotskij)
furono politicamente riabilitati dopo la morte, a partire dal 1956
con la destalinizzazione nell'Unione Sovietica. Curioso è l'episodio
che vide coinvolto il generale Tuchacevskij, il quale era all'apice
del successo e della carriera quando venne arrestato in base ad
un falso dossier contro di lui fabbricato ad arte dai servizi segreti
nazisti e fatto pervenire ai Russi via diplomatica tramite la neutrale
Cecoslovacchia.
È certo che il generale dell'Armata Rossa avesse suscitato l'invidia
e la gelosia di Stalin, ma sta emergendo il fatto che, con ogni
probabilità, egli fosse effettivamente implicato in un complotto
per rovesciare il dittatore georgiano che vedeva coinvolti anche
i servizi segreti francesi ed inglesi.
Confermata è, invece, la notizia che lo scopo dei nazisti fosse
di togliere di mezzo la mente strategica dell'esercito sovietico
in prospettiva dell'attacco sferrato anni dopo, nel 1941, e quello
di Stalin di eliminarlo pur a conoscenza della falsità del dossier
fabbricato ad arte dai nazisti.
Anche alcuni direttori dell'NKVD finirono vittima del loro stesso
apparato repressivo: Genrich Grigor'evic Jagoda (1891 - 1938), il
suo successore, Nikolaj Ežov (1895 - 1940) e - pare - pure il potentissimo
successore, Lavrentij Berija (1899 - 1953), stesse per esser epurato
quando Stalin morì. Il fatto che Beria fosse sulla lista nera di
Stalin è stato interpretato da alcuni storici nell'ottica di un
complotto per eliminare Stalin (alcuni dettagli circa la morte di
Stalin appaiono sospetti ed i dubbi non sono ad oggi stati chiariti.
Per quanto concerne la sorte di Beria, egli non poteva sospettare
d'esser stato inserito nelle tavole di proscrizione dei nuovi gerarchi.
Egli venne fucilato a qualche mese di distanza dalla morte di Stalin,
in segretezza, su ordine del gruppo politico - militare che successe
a Stalin, e che vedeva nel potentissimo e temutissimo dirigente
dei servizi segreti un pericolo.
L'NKVD, nel frattempo, era stato ribattezzato MVD nel 1946 e scorporato
nel 1954 a formare il KGB, notevolmente ridotto in potenza, che
rimase in vigore fino al 1991, quando, con la caduta del comunismo,
venne ribattezzato per l'ennesima volta, divenendo l'FSB.
In Italia, il primo abbozzo di servizio segreto
nacque durante i primi mesi della Grande Guerra, quando ci si trovò
a dover affrontare il grave problema dei sabotaggi alle navi da
guerra della nostra flotta. Lo scasso della cassaforte del consolato
austroungarico di Zurigo, nel 1917, permise lo smantellamento dell'intera
rete spionistica e di sabotaggio operante nella penisola. Tra il
1920 ed il 1930, la riorganizzazione dei servizi di sicurezza produsse
la genesi di ben quattro organizzazioni scollegate e spesso in competizione
fra loro, e tutte ostacolate nel loro operato dall'OVRA.
Il Servizio Informazioni Militare (SIM) dipendeva dallo Stato Maggiore
dell'Esercito ed operava unicamente a favore di quest'organismo,
in totale autonomia rispetto alle restanti Forze Armate.
Il Centro di Controspionaggio Militare e Servizi Speciali (CCMSS)
dipendeva anch'esso dall'esercito, ma, dal 1939, era stato separato
dal SIM e riportava al sottosegretario del Ministero della Guerra.
Questa partizione, com'è intuibile, fu gravida di effetti negativi
sulla capacità operativa integrata dei nostri servizi di sicurezza.
Il Servizio Informazioni Segrete (SIS), era, invece, dipendente
dalla Marina Militare. Per conto di questa forza armata, esso svolgeva
funzioni di spionaggio e controspionaggio completamente in autonomia
rispetto ai precedenti servizi, rispetto ai quali fu spesso in competizione.
Il Servizio Informazioni dell'Aeronautica (SIA) era la cenerentola
di tutti i servizi segreti. Esso assolveva analoghi còmpiti dei
summenzionati servizi a favore di questa forza armata ch'era ancòra
a livello embrionale.
Risulta facile immaginare l'enorme sperpero di uomini, energie,
mezzi e risorse economiche derivante da tale assurda frammentazione,
quando una struttura centralizzata di coordinamento sarebbe, viceversa,
stata ricca ed efficiente. La strutturazione a compartimenti stagni
dei servizi di sicurezza del tempo, aggravata da invidie e rivalità
negli alti vertici sia all'interno di ognuno di questi servizi,
che trasversalmente fece sì che l'inefficienza fosse comune e massima,
i mezzi scarsi per tutti. Si arrivò a grottesche situazioni in cui
alcune operazioni vennero condotte parallelamente da tutti i servizi
ed all'insaputa reciproca, cosicché agenti di un servizio pedinarono
agenti dell'altro. Di più: gli alti vertici militari, non si fidavano
dei rispettivi servizi informativi e spesso trascurarono notizie
fondamentali e determinanti nel corso del conflitto.
Ma non è tutto, perché, esisteva anche l'OVRA (Organizzazione di
Vigilanza e Repressione Antifascista), che teoricamente avrebbe
avuto soltanto il compito di polizia politica, mentre, invece, fu
strumento per il regime fascista di controllo dei vertici delle
Forze Armate e dei servizi di sicurezza. Ne conseguì un'ulteriore
intromissione ed ostacolo nei confronti del lavoro di uomini validi,
che dovettero lavorare zavorrati da un ennesimo controllore, con
scadimento pesante della loro operatività. Nonostante i problemi,
tutti i servizi summenzionati riuscirono a svolgere degnamente la
loro mansione.
In Germania lo spionaggio si sviluppò durante la
1° Guerra Mondiale . Infatti durante le battaglie venivano mandati
alcuni uomini dal kaiser che andavano a spiare ciò che facevano
i nemici; poi questi uomini tornavano alla base, raccontando ciò
che avevano potuto osservare. Anche grazie a questo metodo la Germania
riuscì molte volte a penetrare nei territori nemici.
Lo spionaggio nella Gran Bretagna è affidato al
SIS più comunemente noto come MI6. |